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RICERCA DEL LAVORO - Strumenti di ricerca attiva del lavoro

Passaparola
Il passaparola non è la raccomandazione e nemmeno la presentazione al possibile datore di lavoro; è semplicemente mettere in giro la voce che ci sei e che sei in cerca di un certo tipo di lavoro.
Al livello più elementare, si tratta di dire ad un conoscente che stai cercando lavoro e chiedere se conosce qualcuno che può aver bisogno di te.
Il passaparola è uno degli strumenti più efficaci, in particolare per lavori nella propria zona di residenza.
Per fare passaparola in maniera efficace, è necessario prima di tutto fare un elenco dettagliato di tutte le persone che conosci, anche se non in maniera approfondita.
Come entrare in argomento con le persone che non conosci direttamente?
Puoi telefonare facendo riferimento alla persona che ha suggerito il contatto.
Fra i nomi che hai indicato nella tua lista, non tutti sono ugualmente importanti.
Al primo posto vengono persone che hanno un’attività (imprese, negozi, uffici), e immediatamente dopo, persone che hanno contatti con molte persone che hanno attività, come per esempio agenti e rappresentanti, commercialisti, bancari, assicuratori, promotori finanziari, dipendenti di determinati uffici pubblici, etc.
Almeno una volta al mese ricontatta tutte le persone della tua lista.
Un modo per farti ricordare più a lungo è lasciare un biglietto da visita a tutte le persone con cui fai il passaparola.

Inserzioni
Tutti i quotidiani pubblicano annunci (o inserzioni, i due termini sono sinonimi) di persone che cercano o offrono lavoro, in genere in un giorno particolare della settimana. In ogni città esistono inoltre giornali di annunci gratuiti.
Sui quotidiani a diffusione nazionale si trovano in genere offerte relative a personale più qualificato, sui quotidiani a diffusione regionale e sui giornali di annunci gratuiti si trovano di solito offerte per operai, tecnici, impiegati, venditori, per lavori nella tua regione o nella tua zona di residenza.
Come mettere un’inserzione? Segui le istruzioni sul giornale. In genere devi dettare a una segreteria telefonica un testo che non superi le 20 parole; dal giorno in cui lo detti a quello in cui lo vedi pubblicato possono passare anche diverse settimane.
Cosa scrivere nell’annuncio? Tra le tue caratteristiche devi indicare quelle che ti sembrano più importanti per il lavoro per cui ti proponi; a seconda dei casi può trattarsi di precedente esperienza, di un titolo di studio, della conoscenza di una determinata lingua o di un programma informatico, di un aspetto del tuo carattere, etc. Per farti un’idea, leggi gli annunci già pubblicati, e segui il modello, cercando però, al tempo stesso, di differenziarti.
Non accettare colloqui se l’interlocutore non ti dice chiaramente chi è, come si chiama la ditta, che tipo di lavoro ti offre; se hai dubbi lascia perdere o presentati con un’altra persona (meglio se di sesso maschile e non giovane); una volta lì, non firmare niente.
In rete ci sono molti siti che riportano domande e offerte di lavoro.
Il punto è individuare e visitare regolarmente i siti con il maggior numero di offerte di lavoro, e inserire il proprio curriculum o la propria inserzione nei siti più consultati dai datori di lavoro.

Colloquio individuale
Per essere assunti da qualcuno, devi prima convincerlo che sei la persona giusta. Questo vuol dire convincerlo che:

  • saprai svolgere bene o imparare velocemente le mansioni per cui ti proponi, non solo nell’aspetto tecnico, ma anche in quello comportamentale;
  • desideri effettivamente svolgere il lavoro per cui ti proponi e desideri svolgerlo presso la sua impresa; non te ne andrai appena trovi qualcos’altro, né ti annoierai rendendo al minimo;
  • riuscirai a inserirti bene nell’ambiente di lavoro, per quel che riguarda in particolare i rapporti e la collaborazione coi colleghi e col datore di lavoro;
  • non hai vincoli (per esempio familiari) o problemi personali (di salute, caratteriali, etc.) che ti impediranno di fare quanto è richiesto dalla mansione che dovrai svolgere (a seconda dei casi trasferte, straordinari, lavoro sotto stress, sforzi fisici, gestione del denaro, etc.).

Il curriculum non è sufficiente per chiarire tutti questi aspetti, perciò nelle selezioni condotte da società specializzate, l’esame del curriculum è solo il primo passo, ed è seguito da un’ulteriore fase di valutazione dei candidati.
Al contrario, nelle selezioni condotte da selezionatori non professionisti (es.: imprenditori) spesso ci si limita a prendere in considerazione solo gli aspetti immediatamente evidenti, e tutto si decide in un unico colloquio. Anche in questi casi è essenziale tenere a mente questo schema.
Nel settore pubblico, per evitare (almeno in teoria) valutazioni troppo discrezionali, ci si limita a considerare solo aspetti certificabili, quali titoli di studio e precedenti esperienze professionali, e a verificare solo la preparazione tecnica. Questo rende la selezione completamente diversa, più simile a un esame scolastico.
Altre cose che aiutano sono:

  • presentati bene (ben vestiti, ma senza strafare);
  • tieni con i tuoi interlocutori l’atteggiamento cordiale e sorridente che terresti con una persona che ti è simpatica;
  • fai domande (cosa vogliono farti fare esattamente, se è previsto un training iniziale, quanto ti pagano, etc., anche tu devi fare una scelta);
  • mostrati informato sull’azienda e sul settore in cui opera;
  • chiedi anche quando prevedono di finire la selezione e, se non hai avuto comunicazioni dopo quella data, chiama per sapere com’è andata e perché.

Autocandidatura
Come fare autocandidature, e arrivare all’incontro diretto con la persona che ha il potere di assumerti?
Se cerchi lavoro nella tua zona di residenza, in imprese, botteghe, negozi e studi professionali di piccole dimensioni, devi fare il porta a porta, perché in genere è lo stesso titolare che ti viene ad aprire, e i possibili datori di lavoro sono facili da raggiungere (spesso sono raggruppati in zone industriali e artigianali o in particolari strade).
Se riesci a farti ricevere dal titolare, devi sforzarti di non farti liquidare immediatamente, ma di avviare un colloquio e di lasciare una buona impressione di te.
Le domande da fare sono anche:

  • se hanno assunto in passato persone con le tue caratteristiche
  • se prevedono di assumerne in futuro
  • quali requisiti vi farebbero preferire ad altri aspiranti
  • quando puoi ripresentarti per avere notizie su possibili disponibilità.

Se invece cerchi lavoro in studi, negozi, imprese di maggiori dimensioni, devi prima fissare un appuntamento.
Il modo migliore per ottenere un appuntamento è telefonare, chiedendo di parlare col titolare (o col capo del personale, in imprese di grandi dimensioni).
Se riesci a parlare con il titolare, chiedi un colloquio.
Ricordati, il tuo obiettivo è arrivare a un colloquio per farti individuare come la persona giusta, anche se al momento non ci sono posti disponibili. Evita di farti intervistare per telefono.
Se invece dopo 4/5 tentativi non riesci a parlare col titolare, manda lo stesso una lettera con un curriculum.
Poiché le lettere hanno in genere un basso tasso di risposte positive (intorno al 4%), quali accorgimenti usare per renderle più incisive?
Manda la lettera all’attenzione di una persona specifica (se non conosci il nome e cognome del titolare o del capo del personale chiedilo al centralinista).
Se in precedenza te lo hanno passato, ma non sei riuscito a farti ricevere, nella lettera ricorda la tua telefonata.
Se in precedenza non sei riuscito a parlare col titolare, circa una settimana dopo aver spedito la tua lettera, telefona e riprovaci. Se stavolta ci riesci, chiedi un colloquio. In questo caso esordisci riferendoti alla lettera.
Un buon modo per contattare direttamente possibili datori di lavoro è visitare fiere di settore (informazioni su calendari delle varie fiere presso la Camera di commercio e le associazioni di imprenditori, che possono farti avere anche i biglietti di ingresso).
Le fiere di settore sono un ottimo modo per raccogliere informazioni e contattare molti operatori di un settore con poco sforzo.
Modello di lettera di autocandidatura

Curriculum vitae
Il curriculum è una pagina dove in maniera sintetica devi fornire alcuni dati anagrafici ed elencare le tue principali esperienze di studio e lavoro.
Serve per rispondere alle inserzioni sui giornali, per presentare autocandidature per posta, per lasciare un ricordo di te quando ti presenti di persona; è fondamentale compilarlo bene.
Se lo invii per posta, devi aggiungere una lettera di accompagnamento.
Il curriculum serve solo per ottenere un colloquio; non è necessario perciò raccontare in dettaglio tutta la tua vita e dire assolutamente tutto di te; il momento degli approfondimenti è il colloquio.
In occasione del Consiglio Europeo di Lisbona del marzo 2000, le Istituzioni europee, insieme ai Paesi membri, hanno individuato strumenti in grado di promuovere, nello spazio europeo, la libera circolazione dei cittadini, dei loro titoli e curriculum, per fare dell'Europa "la società della conoscenza più dinamica e competitiva del mondo".
Tra questi strumenti c’è EUROPASS , un insieme di documenti aggregati in un Dossier e pensati con l´obiettivo di rendere più trasparenti e leggibili i titoli, le qualifiche e le competenze acquisite nell´ambito di contesti di apprendimento formali, non formali e informali.
I documenti che al momento fanno parte del pacchetto Europass sono:

  • L´Europass Curriculum Vitae e l´Europass Passaporto delle Lingue, utili per descrivere le proprie esperienze e competenze, sono fruibili in autocompilazione;
  • Il Supplemento al Diploma e il Supplemento al Certificato, sono supplementi utili per tradurre in modo trasparente i contenuti e il valore di titoli e qualifiche e sono prodotti dalle istituzioni che rilasciano i titoli originali (scuole, università e agenzie formative);
  • L´Europass-mobilità utile in caso di esperienze di studio all'estero rilasciato dal Centro Nazionale Europass Italia.

Nella sezione Approfondimenti a destra è possibile conoscere in dettaglio i documenti dell'Europass.

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